La Dottoressa Rosanna De Bernardo, logopedista, ci spiega l'importanza della lettura e i suoi benefici.

La lettura è capace di stimolare l’attività cerebrale in modi grandiosi: è ormai noto come demenza senile, Alzheimer e altre patologie legate all'invecchiamento neurologico emergano molto meno di frequente nei lettori abituali di romanzi, grazie al fatto che i libri stimolano il pensiero profondo e le connessioni neuronali.

Secondo uno studio condotto dall’Università del Sussex, inoltre, pare che leggere un libro o un giornale per soli sei minuti al giorno vada a rallentare la frequenza cardiaca e la tensione muscolare, abbassando i livelli di stress del 68%, superando in questo altre attività, quali passeggiare (42%), sorseggiare un tè (54%) o ascoltare della musica (61%).

“Sapeva leggere. Fu la scoperta più importante di tutta la sua vita. Sapeva leggere. Possedeva l’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia” (Luis Sepúlveda)

Ma perché è importante leggere ai nostri bimbi fin da piccoli?

Ebbene i benefici della lettura sono molteplici già dalla più tenera età, scopriamoli insieme:

- Leggere un racconto genera benessere e contribuisce all’equilibrio emozionale;

- Migliora l’intelligenza emotiva;

- Favorisce lo sviluppo sociale;

Tutto ciò perché permette di identificarsi con i personaggi. Raccontare storie aiuta a raccontarsi, il bambino riconosce nei racconti cose a lui familiari, si rispecchia in ciò che ascolta e impara a costruire la sua storia. Inoltre:

- Stimola la creatività e l’immaginazione: gli consente di esercitare la propria abilità di PROBLEM SOLVING immaginando cosa avrebbero potuto fare al posto dei protagonisti;

- Aiuta lo sviluppo del linguaggio, l’ampliamento del lessico e favorisce lo sviluppo delle abilità morfosintattiche;

- Favorisce un atteggiamento positivo verso gli apprendimenti in generale e la predilezione per la lettura stessa.

Come avvicinare i bambini alla lettura sin da piccoli? La logopedista consiglia…

I bambini non nascono con la predisposizione alla lettura, è compito di noi genitori guidarli nel mondo dei libri.

Perché è importante la lettura condivisa?

Come vi ho anticipato, la lettura aiuta nel favorire lo sviluppo del linguaggio, per questo è utile iniziare fin dalla primissima infanzia a creare appunto dei momenti di condivisione, delle piccole routine di lettura con i nostri bimbi.

Leggendo ad alta voce il bambino ha la possibilità di ascoltare tutti i suoni della lingua, come sono fatte le parole e come nella frase queste siano fra di loro legate, è proprio così che il nostro piccolo riuscirà ad imparare tante paroline nuove, ampliando il suo LESSICO, e a metterle insieme nel giusto ordine, migliorando le sue ABILITA’ MORFO-SINTATTICHE.

Leggere con i bambini più piccoli oltre a favorire lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino, è un’attività molto coinvolgente che contribuisce a rafforzare la relazione genitore-bambino. 

Creare una piccola routine della lettura fin da piccoli come già detto, inevitabilmente incrementerà l’amore per il libro e una predisposizione per gli apprendimenti più in generale.

Ma se non lo abbiamo fatto nella primissima infanzia, ecco alcuni suggerimenti utili per fare amare i libri anche ai bambini un po' più grandicelli.

Nel 1964 Gianni Rodari scrisse sul “Giornale dei Genitori” un articolo dal titolo “Nove modi per insegnare ai ragazzi a ODIARE la lettura”.

Vediamo quali erano i suoi suggerimenti e commentiamoli insieme:

1. Presentare il libro come un’alternativa alla tv

2. Presentare il libro come un’alternativa al fumetto

3. Dire ai bambini di oggi che i bambini di una volta leggevano di più

4. Ritenere che i bambini abbiano troppe distrazioni

5. Dare la colpa ai bambini se non amano la lettura

6. Trasformare il libro in uno strumento di tortura

7. Rifiutarsi di leggere al bambino

8. Non offrire una scelta sufficiente

9. Ordinare di leggere Il libro come ALTERNATIVA

Quante volte ci è capitato di dire frasi del tipo “Invece di guardare i cartoni perché non leggi un libro?”, frase assolutamente innocente e spontanea che però lascia trasparire ai nostri bimbi che quella del libro sia una sorta di “punizione”, stiamo togliendo del tempo prezioso a qualcosa che loro amano fare!

Il tempo della lettura dovrebbe essere uno spazio a sé, diverso da quello per i cartoni, per i fumetti o per i giochi, il libro deve essere non un’alternativa ma il protagonista di uno spazio, anche piccolo, solo a lui dedicato.

“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito… perché la lettura è una immortalità all'indietro” (Umberto Eco).

È proprio questo che dovremmo trasmettere ai nostri bimbi, la capacità di appassionarsi alle storie racchiuse in quelle preziose pagine e di immedesimarsi nei personaggi che le percorrono e che in quelle stesse pagine prendono vita: insegniamo loro a volare assieme a Peter Pan, a navigare con il capitano Achab a fare marachelle con Tom Sawyer!

Offrire una scelta sufficiente

A volte ci “arrabbiamo” perché i nostri figli non finiscono il libro scelto, ma quante volte è successo anche a noi?

A quanti di voi è capitato di lasciare per mesi sul comodino, quel libro che vi avevano consigliato così tanto e di cui avevate sentito parlare così bene, perché proprio non riuscite a leggerne un’altra pagina?

Anche i nostri bimbi dovranno scoprire quali sono i propri gusti in fatto di letture, non possiamo sapere se saranno amanti delle avventure o dei misteri o perché no di tenere storie d’amore!

Il compito di noi genitori sarà quello di offrire una scelta non tanto vasta quanto varia, affinché riescano a spaziare fra letture differenti in modo da trovare la loro tipologia prediletta.

Dare il buon esempio!

Ordinare al bimbo di leggere rimanendo comodamente seduti sul divano guardando il cellulare sicuramente non ci darà i risultati sperati.

“Perché io dovrei leggere mentre la mamma può divertirsi come vuole con il suo tablet? Che punizione è?”.

Anche se le nostre giornate sono frenetiche e il tempo da dedicarci scarseggia, l’ideale sarebbe ritagliarsi un piccolo frangente da dedicare alla lettura INSIEME ai nostri bimbi!

Vedere il genitore impegnato nella loro stessa attività con piacere, aumenterà nel bambino l’interesse e la voglia di leggere, poiché identificherà questo come un prezioso momento genitore-figlio.

Potrebbe capitare, soprattutto con i più piccoli, che ci venga fatta richiesta di leggere per loro. Non decliniamo la loro proposta, anzi!

Il bambino inizierà comunque ad appassionarsi alla storia che gli stiamo raccontando e a mano a mano che la lettura procede potremmo poi a nostra volta chiedergli di leggere una pagina per noi o di alternarci nella lettura dei dialoghi tra i personaggi. Buona lettura