“I bambini dovrebbero giocare più di quanto fanno molti bambini in questi giorni.

Perché se giochi abbastanza da piccolo, porti con te tesori da cui attingere in seguito per tutta la vita.

Allora sai cosa significa avere un mondo caldo e segreto dentro di te che ti dà forza quando la vita diventa difficile.

Qualunque cosa accada, qualunque cosa tu provi, hai questo mondo dentro di te a cui puoi aggrapparti ".

Astrid Lindgren

 

La nostra Chiara, ormai 18enne, fin da quando era piccina piccina ha sempre giocato molto.

Con lei abbiamo fatto di tutto, manipolare pasta della pizza, navigare con l'arca di Noè su un mare fatto di stoffe blu, dipingere con tempere e acquerelli su fogli totalmente bianchi e bagnati, allestire spettacoli teatrali con i burattini fatti con i cucchiai di legno, giocare con la casa delle bambole, cucinare per i pupazzi cose improponibili con farina, zucchero, erbe aromatiche, cacao e pasta cruda, fare sculture con la pasta da modellare, creare intere città con le costruzioni...

Passavamo la maggior parte dei pomeriggi a giocare, inventando e creando nuovi scenari con tutto il materiale disponibile che trovavamo per casa. Tutto era utile e nella sua mente creativa, tutto poteva trasformarsi: stoffe, carta e cartoncini, tovaglie e mollette, tappi delle bottiglie, scatoloni, involucri delle uova, per magia diventavano oggetti preziosi con cui giocare.

Adesso sta diventando grande, studia, è una buonissima lettrice, scrive, gioca di meno ma, fortunatamente, gioca ancora!

Prima che entrassimo in zona rossa, un venerdì sera ha invitato a casa degli amici per una pizza e dopo cena, dopo aver rovistato tra i tanti giochi di società di quando era piccola, hanno deciso di mettersi a giocare!  

Sentirli ridere a crepapelle perché non trovavano il simbolo uguale sulla carta del Dobble o perché erano rimasti bloccati con la maledizione Vudù o perché avevano fatto crollare la torre Jenga  o perché con Passa la Bomba qualcuno si era ritrovato in mano un'esplosione, mi ha riportato indietro nel tempo a quando Mario ed io giocavamo con lei e ho avuta ancora una volta la conferma di quello che è il nostro dogma da sempre:

il gioco non ha età

basta la giusta compagnia e la giusta atmosfera per ritrovare il fanciullo che è in noi e divertirsi da matti.

Molte volte mi dite che il vostro bambino/bambina ormai è grande e non gioca più. Ma avete mai proposto loro dei giochi validi o delle giuste alternative alle varie Play Station o WI o telefoni cellulari che li bloccano in un mondo meccanico e noioso?

Vi vorrei consigliare di dare un’occhiata al nostro sito: la voce Giochi Di Società vi stupirà!

Scegliete tra i vari family-game e ritornate a giocare con i vostri figli o proponete queste giochi in scatola quando sono in compagnia dei loro amici, credetemi, scorderanno i cellulari e si divertiranno "di brutto".

Riscoprite il bambino che c’è in voi e vi accorgerete che, qualunque età abbiano i vostri figli, giocare con loro vi piacerà e divertendovi sarete capaci di condividere le loro stesse emozioni, i loro stessi pensieri nonostante tra voi ci siano tanti anni di differenza.

So che è difficile ma qualche volta cercate di mettere da parte la stanchezza, rinunziate alla televisione, spegnete i cellulari e invitate i vostri figli a giocare con voi.

Non ve ne pentirete, parola di mamma Titti!