Stefania mamma di Britte, ci spiega in questo articolo che i nostri

amici pelosetti amano giocare proprio come i bambini! 

Una doverosa premessa

Facciamo un piccolissimo salto indietro nel tempo e collochiamoci nel Paleolitico, tra i 50.000 e i 30.000 anni fa, circa!!!

Eravamo noi, quasi Homo sapiens sapiens, cacciatori, raccoglitori, scopritori del fuoco e nomadi, alle prese con feroci predatori! Trovavamo dimora nelle grotte e nelle prime rudimentali capanne. In questo contesto accadde un fatto straordinario dal quale nascerà un legame che arriva dritto dritto ai nostri giorni:

il LUPO incontra L’UOMO e, per una reciproca convenienza (“commensalismo”), diventano degli ALLEATI che non si lasceranno mai più!

Alcuni di questi esemplari mostrano più interesse alla guardia e segnalano il pericolo con il loro verso, altri sono più propensi ad accompagnare l’umano nelle battute di caccia e segnalare la preda, altri ancora sono più inclini a soffermarsi coi piccoli e le donne degli umani nei pressi del loro giaciglio, altri riescono ad infilarsi nelle tane di animali in cui nessun essere umano adulto entrerebbe, e così nel tempo, il LUPO/CANE si seleziona e specializza a seconda di quanto sia propenso a collaborare con l’uomo.

Il cane, come noi lo conosciamo, mantiene il 99% del DNA del suo progenitore e TUTTI i cani, a prescindere dalle specifiche motivazioni di razza (la predazione, la guardia, la difesa, la conduzione, la compagnia), sono FELICI se si sentono IMPEGNATI in un’attività con il suo antico compagno di una vita, ossia l’uomo.

Non dobbiamo mai scordarci che l’essere che adesso vive sul nostro divano è lo stesso animale che noi abbiamo selezionato per farci aiutare nelle nostre fondamentali attività!

Dal cane che conduce il gregge, a quello che porta le barche in porto nei tempestosi mari canadesi, a quello che caccia i leoni per noi in Africa, al cane poliziotto, a quello che fa da guida ai non vedenti e così via.

Vi ho interessato un po'? Bene, allora sveliamo un’altra cosa bella di quell’essere straordinario che è il cane!

La cosa bella è che nel percorso di selezione e differenziazione dal lupo, il cane è rimasto un eterno bambino!

Nel senso che mentre il lupo continua la sua crescita e dopo la maturità sessuale vuole rendersi a tutti i costi autonomo e farsi la sua famiglia, il cane RIMANE nella famiglia in cui è cresciuto, cioè la nostra. Ed è per questo che noi li sentiamo come figli ed è per questo che mantengono anche quella loro caratteristica stupenda: sono GIOCOSI, vogliono giocare e vi invitano a farlo, ovviamente ognuno con la propria specifica personalità.

Non starò a tediarvi con tutte le varie fasi di crescita del cucciolo, che da bravo mammifero somiglia, anche in questo, al cucciolo umano… per quello che ci interessa possiamo dire che anche nel cane il gioco è fondamentale per una sana crescita, per imparare l’autocontrollo e le regole, per il confronto tra pari e per una buona socializzazione e per fare attività!

I giochi che possiamo, per così dire, chiamare innati e spontanei sono nel cucciolo quelli di caccia (preda e predatore), di guerra (assalitore e vittima), di furto e fuga e di competizione (tira e molla) - il tutto condito da pazze corse - e sono uno straordinario strumento educativo e socializzante; ma nello stesso tempo anche nel cane adulto il gioco è un potente motore motivazionale e di CONDIVISIONE con il suo compagno umano!

Non scordiamoci infatti quello che abbiamo detto prima, cioè che il cane è stato adottato da noi, in una famiglia e rimane nel gruppo e ci vive bene se c’è un leader con il quale ha una relazione. Questa relazione la dobbiamo sempre nutrire e rafforzare ed ecco che così il gioco può diventare anche un gioco di condivisione grazie al GIOCATTOLO che diventa lo strumento per giocare INSIEME.

Quindi è con queste premesse, e sulla base delle caratteristiche tipiche dei giochi spontanei ed innati del cane, che possiamo giocare con lui, rafforzando la relazione ma tenendo sempre presente le sue peculiarità. Per divertirci, ma anche per acquisire ENTRAMBI elementi basilari di educazione cinofila (esempio i comportamenti desiderati tipo seduto, vieni, lascia, resta...) è necessario che il gioco abbia sempre le sue regole, perché come ho cercato di spiegare è un potente fattore motivazionale (gli piace!!) ma proprio per questo può portare il cane a sovra eccitarsi.

   

Dunque ci sono delle condizioni che vanno rispettate: la sessione di gioco non deve durare troppo a lungo;

  1. I partecipanti devono essere liberi di smettere in qualunque momento e il conduttore del gioco deve essere l’umano;
  2. Lo strumento attraverso cui si gioca (ad esempio la pallina) deve potere essere condiviso grazie al comando “lascia”;
  3. I giocattoli devono essere scelti in base all’età, al temperamento e alla motivazione di razza del cane (se è molto agitato non diamogli uno strumento che lo ecciti ancora di più – come ad esempio la pallina - ma magari preferiamo i cd. giochi di intelligenza o di olfatto, viceversa se il cane è un tipo tranquillo possiamo offrirgli una treccia o un pupazzo che simuli la preda e dunque il suo istinto di caccia, oppure un pupazzetto con all’interno un sonaglio).

Dunque possiamo provare ad acquistare giochi diversi a seconda se ci troviamo per esempio anche all’aperto e vogliamo premiare il nostro cane con tanto sano movimento con il gioco del frisbee, con la palla, con giochi da riporto e anche con quelli appositamente fatti per poter galleggiare nell’acqua!

Concludendo, esistono diverse tipologie di giochi: giochi da mordere, giochi da lancio e riporto, giochi di intelligenza, giochi squeack e giochi acquatici e poi ci sono gli sport cinofili veri e propri, che sono un capitolo a parte.

Il consiglio che mi sento di dare è quello di considerare il vostro cane come un individuo con sue proprie particolarità, di osservarlo bene e stargli vicino per capire quale possa essere il gioco più adatto a lui e nel dubbio di chiedere consigli!

Alla prossima

Stefania e Britte!

"Sono laureata in filosofia ed appassionata di animali!

Grazie alla maestra Luisa Mainardi e al Doggy Park con i corsi CONI-CSEN ho preso l’abilitazione di educatore cinofilo.

Mi sono dedicata alla vastissima tematica della cd. Pet therapy (oggi disciplinata e rinominata come Interventi Assistiti con gli Animali) iniziando dagli asini!! Nel 2003 con un corso per operatori di onoterapia e in seguito ho seguito proficuamente i corsi sulla tematica dell’Istituto Zooprofilattico della Sicilia e poi il Master dell’Università degli Studi di Palermo AA 2017/2018 “Interventi Assistiti con gli Animali – Pet Therapy”.